Ma la famiglia cristiana esiste eccome
LAICI MA BUGIARDIA proposito di "laicità": sembra che una delle sue regole " così mostra l"Unità (venerdì 2) " sia l"imbroglio. E che le false confessioni fatte per mettere in difficoltà i confessori e pubblicarne le contraddizioni stiano diventando uno sport (da "laici"). Ci sono già stati altri casi anni fa, ma non contenta di aver definito «inchiesta davvero istruttiva» l"imbroglio realizzato 24 volte in altrettanti confessionali da un giornalista dell"Espresso in spregio a ogni deontologia professionale (che ne dice l"Ordine dei giornalisti?), la scrittrice Lidia Ravera confessa di averlo fatto anche lei, quando aveva vent"anni, per un servizio su Abc: «Ricordo perfettamente di aver confessato una decina di aborti in una decina di chiese diverse, a Milano, nei primi anni settanta». Un bell"inizio di carriera. Ma a quello che scrivono i giornalisti bugiardi, che giocano con aborti e sacramenti e poi affermano che «i preti sono sempre lì, immobili, ancorati a una pietrificata assenza di pietà per il dolore delle donne e degli uomini, a somministrare il dogma», voi ci credete?
IL DITTATOREChi c"è di più piccolo, più debole, più povero del concepito? Non si vede né si sente, non ha voce per parlare, nemmeno un nome per essere chiamato. Molti gli rifiutano persino la qualifica di essere umano e negli ospedali lo considerano "rifiuto speciale". Non ha neppure diritto al cimitero, ma a un bidone per l"inceneritore. Ora una legge della Lombardia ne ha reso obbligatoria la sepoltura, ma il Manifesto (giovedì 1) accusa l"«immaginazione perversa che sovrappone il corpo di un bambino a un grumo di cellule» e cita il ginecologo Carlo Flamigni: «È un altro passo verso la dittatura degli embrioni».