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Luigi Gonzaga. È la purezza del cuore che costruisce la pace

Matteo Liut martedì 21 giugno 2022
È la castità la vera “arma” in grado di spegnere le guerre e costruire la pace duratura, per questo san Luigi Gonzaga fece della purezza un programma di vita. Figlio del marchese Ferrante Gonzaga, nato il 9 marzo del 1568, fu educato alle armi dal padre: già a cinque anni gli fecero indossare una mini corazza e un elmo ma rischiò di rimanere schiacciato sparando un colpo con un cannone. All'età di 10 anni, però, Luigi aveva deciso che la sua strada era quella della pace e dell'umiltà, che passava dal voto di castità e da una vita dedicata al prossimo. A 12 anni ricevette la prima Comunione da san Carlo Borromeo, che era in visita a Brescia. Poi si mise in animo di entrare nella Compagnia di Gesù ma trovò l'opposizione del padre e solo nel 1587, dopo aver rinunciato al titolo e all'eredità, entrò nel Collegio romano dei Gesuiti. Si dedicò agli ultimi e ai malati: durante l'epidemia di peste che colpì Roma nel 1590, trasportando sulle spalle un moribondo, si contagiò e morì. Era il 1591, aveva solo 23 anni. Benedetto XIII lo canonizzò il 31 dicembre 1726. È sepolto a Roma nella chiesa di Sant'Ignazio di Campo Marzio.
Altri santi. San Mevenno, abate (VI sec.); san Giovanni Rigby, martire (1570-1600).
Letture. Romano. 2Re 19,9-11.14-21.31-35.36; Sal 47; Mt 7,6.12-14.
Ambrosiano. Es 15,22-27; Sal 102 (103); Lc 5,12-16.
Bizantino. Rm 7,14-8,2; Mt 10,9-15.
t.me/santoavvenire