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Lucidità

Lisa Ginzburg sabato 12 aprile 2025
Lucidità
Succede, e se sì, quando succede che ci accorgiamo di guardare con maggiore lucidità, con più distacco? Molte volte non ne siamo consapevoli, eppure il nostro modo di considerare le cose si è snebbiato, siamo più obiettivi e perciò anche ci sentiamo più in equilibrio, meno gravati dal peso di nostre proiezioni che alteravano i nostri giudizi. Emil Cioran, pensatore nato in Romania, suggeriva una distinzione tra chi lucido già lo è dalla nascita, per natura, e chi invece si trova costretto a diventarlo, conquistando a costo di molta fatica il cambiamento. Per i primi, lui dice, l’obiettività è un dato acquisito e un punto di partenza: riescono sin da subito in modo spontaneo a considerare tutto per quel che è. Per i secondi, invece, quello in direzione della realtà è un cammino aspro, accidentato. Per costoro il saper guardare in faccia le cose per quel che sono è conseguenza di una ferita, reazione a un trauma che il mondo, la vita, hanno loro inflitto e procurato. Ci si riconosce nella prima categoria o nella seconda? Il fatto stesso di pensarci, di provare a comprendere i propri rapporti con la realtà, è un gesto di lucidità. Un’aspirazione a raggiungerla. © riproduzione riservata