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Luce

Alberto Caprotti domenica 1 dicembre 2024
Nella vita i posti migliori sono quelli dove c’è la luminosità più bella. Di notte invece la vita è un interruttore che aspetta l’alba. Io però ricordo spesso e meglio le cose quando sto al buio. Difficile abituarsi al nero improvviso, di notte la finestra è la sola isola di luce: nei suoi contorni, a volte, ne filtra un soffio. Le pupille allora la catturano, la fanno diventare quasi tanta. Quello spiraglio è un tesoro, è un dono e un’ipotesi. Restituisce la vita, permette di convivere con l’abisso. Poi arriva il giorno, che ti rimette al mondo. È lì che capisci che alla fine quello di rinascere ogni mattina è il traguardo più bello. Risorgiamo nello sguardo di chi ci ama, nel calore di un abbraccio. Risorgiamo in una sfida vinta. Risorgiamo quando amiamo gratuitamente, quando lottiamo per una cosa giusta. Credo però che per rinascere ogni giorno non serva collezionare cose, ma occorra collezionare i momenti, gli occhi di chi ti vuole bene, i sorrisi esplosi in un secondo. Risorgiamo quando cerchiamo il bello delle cose. Quando collezioniamo illusioni anche sapendo di non esserne all’altezza. E siamo capaci di guardare lontano e pensare vicino. Quando riusciamo a non giudicare, e quando comprendiamo che siamo piccoli in questo mondo immenso che regala poca luce: dovremmo farne una scorta, tenercela dentro per quando serve e ancora non c’è. © riproduzione riservata