Lo zampino del Covid sulle tredicesime
Scadenze confermate, invece, per le tredicesime dei pensionati dell'Inps con l'ac-credito dal 1° dicembre in banca o alla posta. Ed è proseguito in questi giorni, per e-vitare assembramenti, anche il pagamento per cognomi della rata di dicembre a chi riscuote direttamente agli sportelli delle poste. Tuttavia, in alcune condizioni, il sollievo economico della doppia rata viene intacca-to da due maxi verifiche che l'Istituto di previdenza ha ritenuto di concentrare sulla fine dell'anno. Per i pensionati del pubblico impiego il controllo ha riguardato gli assegni liquidati in via provvisoria nel 2019, posti a raffronto con le dichiarazioni dello stesso anno
(competenza 2018) per i redditi diversi dalla pensione. Gli accertamenti si sono con-centrati sulla somma aggiuntiva (quattordicesima), sulle pensioni ai superstiti e sulle pensioni ai precoci. Ove sia stata accertata una situazione di incumulabilità dell'assegno ai precoci vengono recuperati gli eventuali ratei riscossi, compresa la tredicesima. La verifica delle pensioni private, con le necessarie ricostituzioni, ha preso in esame i modelli Red 2020 (anno d'imposta 2019) con una particolare analisi per i
"nuclei reddituali". Le norme infatti considerano la composizione delle famiglie in maniera diversa secondo la prestazione richiesta. Ne deriva la sistemazione di conguagli a credito (con gli arretrati a tutto il 30 novembre 2021) oppure a debito del titolare. La pensione aggiornata è posta in pagamento con l'attuale rata di dicembre. Maggiori dettagli di queste operazioni sono esposti in due importanti messaggi (nn. 3057 e 4117) purtroppo non reperibili sul sito dell'Inps.