Linguaggio sportivo e un'omelia nuziale
Merita provare a ripercorrere per quali vie digitali la notizia sia arrivata sul blog di Aldo Maria Valli ( tinyurl.com/ybxfjk2g ), che ne ha parlato un paio di giorni fa con ironia fine ma niente affatto benevola. Il breve video che la documenta compare l'11 giugno sulla pagina Facebook del sito "La giornata tipo", inviata presumibilmente da un invitato-amico-tifoso dello sposo. Qualche ora più tardi lo riprendono un altro sito di basket e soprattutto l'Ansa ( tinyurl.com/yclac4rt ) e da lì, il 12, lo ritroviamo sui siti di varie fonti maggiori d'informazione. Insomma: fa subito (buona) notizia dal lato sportivo (a tutt'oggi più di 340mila visualizzazioni), mentre da quello religioso esce come (cattiva) notizia solo il 19 giugno, quando il blog "Messa in latino" ( tinyurl.com/y8q77fvl ) lo presenta come se esprimesse "una nuova forma di superstizione". Capisco il disagio per ciò che ad alcuni può apparire una contaminazione liturgica, ma apprezzo l'intenzione del celebrante: rendere memorabile la sua omelia attraverso un linguaggio che, per gli sposi e gli amici presenti, sarà stato immediatamente comprensibile.