Libertà in grandi pagine varie (e fissazioni in qualche cervello)
Non sempre è così però, e questa libertà è usata malissimo se (“La Verità”, 17/5, p. 21) Francesco Cannone elogia Giovanni Paolo II – «Nei suoi scritti l'incompatibilità tra l'islam e il cristianesimo» – e ciò nel contesto di un diffuso continuo lavorìo per infangare la bianca veste del Papa regnante. Libertà tradita, di stampa e anche di opinione.
Come quella per la quale (“Giornale”, 12/5, p. 1 e int.) con pretesa sapiente capacità di “analisi” Camillo Langone scrive che oggi «La Chiesa – ovvio: quella di Papa Francesco – (è) entusiasta per la conversione» di Silvia Romano all'islam, e sostiene – testuale – che questa stessa Chiesa «non crede più a Cristo come unica via per la salvezza», ed è fatta di «cattolici ipocredenti» sullo stesso piano di «innumerevoli atei, agnostici, spiritualisti, deisti e panteisti» per i quali oggi Aisha «è una specie di eroina, una futura santa ecumenica»... Quando non si capisce che il rispetto per le fedi degli altri nasce dalla consapevolezza della propria fede e così il rispetto umano per chi ha subìto grandi sofferenze! Cannonate, a vuoto.