Rubriche

Lessico laicista

Pier Giorgio Liverani domenica 20 maggio 2007
Dopo quella di domenica scorsa proseguiamo la pubblicazione a puntate del "Piccolo Dizionario Laicista". Chiesa - «Pensare che la Chiesa sia Gesù e i Vangeli, che debba porgere l'altra guancia, assistere lo straniero, il sofferente e la Maddalena, è solo una bella e generosa utopia. La Chiesa è un'organizzazione politica»: Massimo Cacciari, filosofo, La Stampa, lunedì 14. Famiglia - «In una società moderna sono gli individui a decidere se la loro è una famiglia oppure no»: Franco Grillini, il Manifesto, domenica 13. Famiglia naturale - «La famiglia naturale è un'invenzione, non esiste. Le relazioni si fondano sul concetto di cultura, punto»: Fabio Mussi, ministro dell'Università, Liberazione, domenica 13. Family Day - «Una manifestazione
che ha difeso nei fatti un interesse privato»: Barbara Spinelli, La Stampa, domenica 13. Gesù - «I laici dovrebbero promuovere un raduno di massa intitolato al suo nome per vedere fino a che punto la Chiesa di oggi abbia ancora il diritto di usarlo»: Eugenio Scalfari, La Repubblica, domenica 13. Matrimonio - «Non è scritto da nessuna parte che il matrimonio debba essere tra uomo e donna»: Franco Grillini, il Manifesto, domenica 13. Persona - L'etica laica «sostiene un'idea funzionalista del concetto di persona umana e ritiene che sia corretto separare, di principio e di fatto, essere umano e persona»: Carlo Flamigni (chissà lui quale dei due è), Unità, venerdì 4. TUTTE ASSASSINE? Il lessico di Liberazione merita una trattazione a parte. Sabato 12, per il Family Day e sotto una foto di una coppietta entro con la scritta: «O col papa o con l'amore», è uscita in prima pagina con questo titolo: «Famiglia assassina, come è possibile festeggiarla?» Il testo: «La prima causa di morte per le donne sono i mariti, padri, fratelli, compagni, fidanzati. È in famiglia che avvengono il 90% delle violenze che mutilano, uccidono, umiliano la metà del genere umano». Sorvolo sulla serietà di questi dati, ma poiché «compagni e fidanzati» sono compresi nella lista, anche le coppie di fatto sono «assassine» (per non parlare di quelle omosessuali, di cui tanto si parla nelle cronache nere). E poi: «Quante donne che oggi sono a Roma per partecipare al Family Day hanno un marito violento che le rende infelici? Quante?» Liberazione non lo sa, ma insiste: «Eppure ci sono [...] È ora di dirlo, la famiglia uccide [...] Il culto della famiglia è un'ombra che continua, ancora oggi, a minare il messaggio di libertà che la sinistra dice di voler rappresentare». E, però, Liberazione cita «l'indignazione legittima delle associazioni gay e lesbiche non invitate al convegno» di questa settimana sulla famiglia. Che rivendichino anche loro il diritto di diventare assassine? LOTTA DI SESSO È ormai noto che la sinistra, orfana della coppia di fatto Marx-Engels, sia ormai passata dalla lotta di classe alla lotta di sesso. Liberazione (sabato 12) titolava: «Matrimonio e sesso, le ossessioni del Papa» (la lingua batte dove il dente duole). E il Corriere della sera (domenica 13) intervistava il Subcomandante Marcos, leader zapatista del Chiapas, che, a caccia di fondi, annuncia un suo libro: «Non c'è alcun riferimento alla politica, stavolta. Soltanto sesso. Pura pornografia».