Legge moltiplicatrice
ECCO L'«ETICA LAICA»
Se fosse quella che Umberto Galimberti descrive su L'Espresso (del 17 gennaio), l'«etica laica» sarebbe davvero ben povera cosa. Eccone i contenuti: «Aborto diritto delle donne», oppure: «Compito dello Stato non è costruire la "città ideale", ma ridurre il più possibile il male nella "città reale"» (idea assai bassa della politica). Oppure: «Lo Stato non può decidere sul corpo delle donne» (può decidere, però, secondo Galimberti, sul corpo dei suoi cittadini più piccoli). Oppure ancora: «L'insanabile contraddizione tra la "natura" e l'"individuo"» (ma l'individuo non è più un prodotto della natura?) Quando, invece, il nostro filosofo cita Kant, che non scriveva banalità, la lettura che lui ne fa è assai discutibile. Kant ha scritto: «La morale è fatta per l'uomo, non l'uomo per la morale». E anche: «L'uomo va trattato sempre come un fine e mai come un mezzo». Secondo Galimberti, la prima affermazione è già «quanto basta per fare piazza pulita di tutte quelle morali fondate sui principi religiosi nel nostro tempo inapplicabili». Siccome, però, questa sentenza copia il modello di quella assai più nota di Gesù sul sabato, leggiamola con lo spirito biblico che Kant condivideva: proprio come il sabato, la morale è fatta per dare dignità all'uomo e alle sue azioni e l'uomo ha il compito di far sua la morale. Stesso criterio per la seconda affermazione: il bambino (un uomo) abortito è il mezzo con cui chi lo rifiuta soddisfa un bisogno o il proprio egotismo. Dunque è uno strumento per realizzare una propria morale o raggiungere un proprio fine. Etica laicista, etica contraddittoria.
MADRI FUNZIONARIE
Sempre su L'Espresso, Galimberti sostiene anche che il divieto di abortire comporta la considerazione della donna «non come persona, ma come semplice "funzionaria della specie"». Ebbene, venerdì 25 il Corriere della sera presentava - insegnando anche come si fa a evitare i «trabocchetti giuridici» - l'uso delle cosiddette «madri surrogate» che, specialmente negli Usa, forniscono «pacchetti tutto compreso»: gravidanza, nascita, falsi certificati di nascita, avvocati, servizio anche per coppie omosessuali, tutto per la modica spesa di 150-170mila dollari. A volte la madre «portatrice è fornita dalla clinica». Meglio, in ogni caso, servirsi di «portatrici» dell'Europa orientale, dove la manodopera scende a 42-25mila euro. Che dice il kantiano Galimberti di queste funzionarie?