Legge 194: celebrazione con «killeraggio» incorporato
Darwin perde 1 a 0?
Proprio mentre l'ultimo MicroMega (n. 3) era tutto dedicato ai «nemici di Darwin [che] non finiscono mai», due tra le più importanti riviste scientifiche internazionali, Nature e Genome Research, pubblicavano un saggio (ripreso sinteticamente da Repubblica venerdì 9 e dal Corriere della sera domenica 11), in cui alcuni ricercatori dimostravano che l'ornitorinco (strano mammifero australiano semiacquatico, palmato, potentemente velenoso, con il becco, che depone uova, ma poi allatta i piccoli pur non avendo mammelle e che ha una temperatura corporea piuttosto bassa: si potrebbe dire metà rettile, metà uccello e metà mammifero) possiede anche una quarta metà. che lo imparenta lontanamente (170 milioni di anni) con l'uomo. Da ciò, Massimo Piattelli Parlmarini (docente di scienze cognitive al San Raffaele di Milano e altrove) deduce e spiega che «l'orni-torinco sconfigge Darwin uno a zero» e «mette in crisi l'evoluzionismo». Dieci giorni dopo arriva sul
Corriere la replica di un esperto di biologia evoluzionista, Giorgio Bertorelle: forse Darwin è salvo. Vedremo se MicroMega avrà qualcosa da dire, ma ecco, nel citato n. 3, una perla di Edoardo Boncinelli, noto genetista e biologo molecolare: «Il punto è che la natura non ragiona con la nostra testa e l'evoluzionismo, come tutte le grandi rivoluzioni scientifiche, mal si adatta al nostro modo di vedere e di pensare». Se è così, il contrasto non sarebbe tra scienza e fede o tra fede e ragione, come dicono i razionalisti evoluzionisti, ma tra scienza e ragione. Che il razionalismo non sappia evoluzionarsi?