Le troppe facce di una storia di spionaggio senza amore
Esperti e analisti chiamati in causa. Il più noto è il maestro inglese delle spy-stories Frederick Forsyth intervistato sulla "Repubblica" (1/4) da Enrico Franceschini: le spie «con Putin al Cremlino sono diventate perfino più aggressive di quanto fossero durante la guerra fredda». Sulla "Stampa" (1/4) Francesco Grignetti sente l'ammiraglio Sergio Biraghi, grande esperto di Servizi segreti: «Le regole del gioco sono sempre le stesse. Loro ci provano, noi dobbiamo impedirlo. Ma vale anche all'inverso. Pure noi ci proviamo». Che cosa c'è di nuovo in questi ultimi mesi? L'analista Mark Galeotti, a colloquio con Jacopo Iacoboni sulla "Stampa" (1/4), suggerisce: «È da almeno tre anni, quelli che ci separano dal trionfo di due partiti populisti e filorussi nel voto 2018, che l'Italia è diventata terra di pascolo di spie russe». Durissimo sulla "Stampa" (2/4) Angelo Margelletti, presidente Cesi (Centro studi internazionali): «Biot non ha rivelato segreti, ha ucciso soldati italiani in missione. È un traditore, non una talpa». Alle prossime puntate.