Ogni volta ci ricaschiamo. Cediamo alla tentazione. Vorremmo evitare una delle infinite e amene prime serate, ma poi non ne possiamo fare a meno. Ci corre l'obbligo di tenere alta l'attenzione su uno dei fenomeni più preoccupanti prodotti dalla televisione: l'apparire per essere, o quantomeno per credere di essere. Lo spunto, a proposito di tentazioni, ce lo offre ancora una volta Temptation island, il programma di Canale 5 (il lunedì alle 21.20) in cui coppie di fidanzati vengono messe alla prova di fronte alla tentazione di altri uomini e altre donne. Il tutto ripreso dalle telecamere per poi verificare come i singoli si sono comportati. Dopo di che si accetta di litigare con il fidanzato o la fidanzata, vestiti da sera, davanti a un falò su una spiaggia trasformata in set televisivo. Ci si lascia infamandosi. Ma poi, una volta capito che così si va a casa, ci si ripensa e con la scusa di riprovarci (com'è successo nell'ultima puntata) si resta, in modo da apparire in video almeno un'altra settimana. In materia c'è un recente caso di cronaca molto istruttivo. Riguarda una coppia che si è presentata in tribunale per chiedere l'annullamento delle nozze celebrate durante un'edizione di Matrimonio a prima vista, il reality di Sky Uno che punta a formare coppie tra sconosciuti reclutati con un casting al buio, ovvero senza sapere nemmeno in quale programma saranno inseriti. Il che vuol dire, una volta di più, che pur di comparire in televisione si accetta di tutto. Persino di sposare una persona che non hai mai visto prima. Se però non piace, nessun problema: c'è il divorzio. Ed è qui che è scattato l'inghippo. La coppia in questione non riesce a divorziare. Quale sia il cavillo non ci interessa. Ci interessa sottolineare, come ha fatto il tribunale, che il matrimonio era valido e di conseguenza dimostrare ancora una volta come di fronte alla tv persista la confusione tra finzione e realtà. Quello che è falso sembra vero e quello che è vero sembra falso. C'è per questo da chiedersi ancora quale confusione a proposito dei sentimenti si possa ingenerare nella testa dei telespettatori, soprattutto dei più giovani, che sembrano non disdegnare le varie “isole delle tentazioni”.