Celebrare la memoria dei propri santi è per una Chiesa locale un'occasione preziosa per ritrovare il giusto slancio nel cammino di fede. Ecco perché Padova celebra il proprio patrono secondario, san Daniele, non nel giorno della morte ma nel giorno in cui le sue spoglie furono traslate dall'antico luogo di sepoltura alla Cattedrale. Un evento risalente al 3 gennaio 1076, dopo il ritrovamento dell'urna con i resti del santo grazie a un prodigio: secondo la tradizione, infatti, lo stesso Daniele di Padova apparve a un cieco invitandolo a chiedere il dono della vista pregando presso l'oratorio di San Prosdocimo a Padova. Il miracolo avvenne e il corpo di Daniele, forse un diacono, fu recuperato intatto, trafitto da alcuni lunghi chiodi: sarebbe stato martirizzato durante le persecuzioni del IV secolo.Altri santi. Santissimo Nome di Gesù; sant'Antero, papa (III sec.); santa Genoveffa, vergine (V sec.).Letture. Sir 24,1-4.12-16; Sal 147; Ef 1,3-6.15-18; Gv 1,1-18.Ambrosiano. Sir 24, 1-12; Sal 147; Rm 8, 3b-9a; Lc 4, 14-22.