Gli atei e molti laicisti sostengono che Dio non esiste e, tuttavia, se ne servono ai fini più disparati. Forse li spinge un istinto che non riescono a controllare al punto che talvolta cadono in contraddizione con se stessi. Vedi, per esempio, la rubrica «Dio è morto» dell'
Unità: sotto questa testatina domenica 23 il titolo diceva: «Un altro Natale». Venerdì 28, dopo l'articolo dell'
Osservatore Romano sulla «politica alta» di cui Mario Monti si dimostra capace e dopo l'accenno alla grande dignità di Alcide De Gasperi,
Pubblico giornale ha titolato la sua prima pagina con un grande «Vai con Dio», cui seguiva questo monito: «Ma il 1948 (maggioranza assoluta Dc) è nel secolo scorso». Verissimo, ma anche allora Dio c'era, nonostante che, giovedì, il commento in prima pagina al caso di quel parroco che ce l'aveva con le donne, s'iniziasse così: «Proviamo a metterci nei panni di un prete, uno normale, un sacerdote medio, sano di mente, che devolve la sua quota di follia nel credere che Dio esista e ci ami, ma per il resto ragioni come una persona di buon senso…». ENDORSEMENTSempre con riferimento all'
Osservatore Romano, ma su
La Stampa, la quotidiana battuta della Jena è stata: «Manca solo l'endorsement, (l'appoggio) di Dio»; la Jena per chi non lo sapesse, è Riccardo Barenghi, che qualcuno ha il coraggio di definire «la belva più feroce del giornalismo italiano»: tanto feroce che, da direttore del
Manifesto, è passato a fare l'editorialista della
Stampa (proprietà Fiat e chiamato dalla sinistra "il giornale dei padroni"). L'ultima novità su Dio è del
Manifesto, che annuncia addirittura «l'evoluzione del Messia». Se davvero fosse così, Darwin avrebbe ottenuto la sua vittoria completa, sennonché il Messia evoluto sarà «un Cristo non solo cristiano» (ma Gesù non è mai stato un discepolo di se stesso), bensì buddista, anzi l'ultimo Budda, l'ultimo e l'autentico "illuminato". Questo è il pensiero della scrittrice esoterista e teosofa inglese Alice Ann Bailey, secondo la quale il nuovo Budda si chiamerà Maitreya e sarà «il messia del XXI secolo […] la sua missione sarà politica ed economica». Se così fosse, che cosa direbbe Gad Lerner, per il quale il solo articolo dell'
Osservatore costituisce (
la Repubblica, venerdì 28) un «intervento» mai avvenuto «con tanta nettezza» (?) nelle vicende politiche dei vari Paesi?IL TECNOSBATTEZZOIn una cronaca di fatti "religiosi" più recenti, tra cui l'invenzione on line della «sputacchiera con il volto di Satana» (euro 14,99), l'«autoconfessore tascabile» e il «rosario elettronico», il solito
Pubblico giornale insegna (venerdì 28) il metodo tecnologico più sicuro per «resistere al Vaticano» e ottenere uno sbattezzo garantito: «Farsi risucchiare dal capo col phon i residui di acqua santa». Vale, forse, per chi non si è mai lavato la testa…IL NEUTRO È MASCHILESabato scorso molti quotidiani hanno riferito che, in Germania, la signora Kristina Schroeder, ministro della famiglia (in tedesco
die Ministerin, la ministra) ha difficoltà, parlando a sua figlia, a usare l'articolo maschile (
der) per il nome Dio. Meglio l'articolo neutro
das, che non fa torto alle donne. Dimenticava che anche in tedesco
Artikel (articolo) è maschile (
der Artikel).