Vincenzo GuarracinoTre figure molto diverse, scomode, per esperienze e carattere, padre Gabriele Amorth, don Antonio Mazzi e padre Livio Fanzaga: esorcista il primo, "prete di strada" il secondo e devoto di Maria (addirittura "voce di radio Maria") il terzo. Tre preti, tre "uomini di Dio", che convengono su un medesimo impegno, quello di aiutare la gente a trovare il senso della vita, portando il messaggio di Cristo nel mondo contemporaneo, ciascuno alla propria maniera, con franchezza, senza falsi buonismi, come è nel loro carattere: testimoniando "il Dio dell'amore e della pace e la grandezza e dignità dell'uomo creato a immagine e somiglianza di Dio", come sintetizza per tutti padre Livio.Parla di questo il libro Roba da preti, (Mimep, pp.221, euro 14) che raccoglie tre testimonianze sulla base di venti domande, a cura di Lucia Romiti, Antonella Franchini e Vincenzo Sansonetti. Si passa dalle esperienze personali alla rispettiva visione del mondo e delle responsabilità di ognuno di noi come cristiani (fede, politica, famiglia, il rapporto con le donne e con la chiesa, "santità", sofferenza). Non sempre convergono su tutto, ma un punto resta per tutti essenziale: il valore della preghiera e soprattutto della santa Messa, «il fulcro della giornata» non solo per il sacerdote. Sul ruolo della madre padre Amorth parla della sua sottolineandone la grande fede e la determinazione nella conduzione della famiglia; don Mazzi ricorda con ammirazione «la grande spiritualità»; una donna «severa ma generosa», «forte», di grande fede, capace di trasmettere a tutti serenità, anche nei momenti più difficili e drammatici, racconta invece padre Livio.Ne viene di conseguenza un discorso sulla famiglia, con una notazione che colpisce e commuove, a leggerlo tra le righe nelle parole di don Mazzi soprattutto. Il fatto che lui, nelle sue Case si senta, come dice esplicitamente, «padre di chi non ce l'ha», lui che come anche gli altri due il padre l'ha perso in tenera età. Ed è da questa assenza che sembra essere nata la chiamata a una paternità più vasta, nel segno di Cristo.