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Le solite tristi coppie alla prova di Real Time

Andrea Fagioli venerdì 17 novembre 2023
Un «esperimento d’amore» che non sta né in cielo né in terra. È anche inutile definirlo «senza precedenti», perché non è vero. I precedenti di Amore alla prova - La crisi del settimo anno (il mercoledì in prima serata su Real Time) ci sono eccome: vanno da Temptation island a Matrimonio a prima vista, da Amore e altri rimedi a Cambio moglie e chi più ne ha più ne metta. Insomma, nel nuovo reality c’è un po’ di tutto di quanto già visto, compreso l’esperto che dovrebbe dimostrare che siamo di fronte a un «esperimento sociale» e non all’ennesimo show di persone che pur di apparire in tv sono disposte a lavare (o far finta di lavare) i panni sporchi sulla piazza mediatica. In Amore alla prova, condotto senza troppo sforzo da Giulia De Lellis, quattro coppie che si dichiarano in crisi (ci sono anche sposi con figli) si scambiano per due settimane i partner. La lei di una coppia va a convivere con il lui dell’altra e viceversa in lussuose ville dove però c’è una sola camera da letto. E si è già detto tutto. Se poi non bastasse, è sufficiente vedere come i protagonisti anche dal punto di vista dell’abbigliamento si presentano all’incontro con il partner dello scambio. Durante i quattordici giorni le coppie originarie non possono sentirsi né confrontarsi. Solo al termine decideranno se continuare la relazione con il partner originario oppure separarsi e magari andarsene con quello dello scambio. A dare l’idea di serietà c’è lo psicologo Matteo Radavelli, esperto in relazioni e terapia di coppia, che si fa anche pubblicità vista la sua presenza in rete con tanto di tariffe. C’è poco altro da aggiungere se non una considerazione sui numeri. Al debutto il reality in questione è stato visto da circa 400 mila telespettatori: pochi rispetto ad altri programmi. Eppure, per mettere insieme quella cifra non bastano le copie di due tra i principali quotidiani italiani. © riproduzione riservata