Le polemiche su Ong e migranti: in Rete tra oggettività e passione
Certo, si dirà, ha fatto il suo mestiere: ha difeso la reputazione dell'Unicef in un ambiente, quello digitale, dove la reputazione è il bene più grande, ma anche quello maggiormente esposto a rischi. In diverse risposte, quelle più “fredde”, si apprezza inoltre l'impegno per mantenere la discussione su piani oggettivi, offrendo e pretendendo dati affidabili a sostegno delle diverse posizioni. Ma in altre più “calde”, davvero ferme anche se non violente, si apprezza anche una passione che dice della profonda adesione all'attività che in materia di minori migranti sta svolgendo l'organizzazione per conto della quale egli sta su Twitter. Ad esempio nella risposta a chi accusa l'Unicef di soccorrere non bambini ma «finti minorenni» è scritto: «Il 100% delle persone che soccorriamo sono esseri umani. E sarebbe bello se lo fossero anche il 100% delle persone che commentano». A giudicare dai “mi piace” e dai “retweet”, è la risposta più popolare.