Nei giorni scorsi era successa una cosa inaspettata. Una folla aveva seguito Gesù fino sopra una collina. L'aria era ferma. La sera stava arrivando ma quelli non se ne andavano. E Gesù era salito, alcuni lo avevano seguito fino a lassù, mentre molti avevano deciso di aspettare che scendesse. I suoi discepoli erano giunti più vicino a lui e si erano seduti. Gesù guardava il panorama. Sembrava più pensoso del solito, come se in cuore gli premesse qualcosa che non sapeva come dire. Continuando a guardare un punto indefinito cominciò con un filo di voce: «Beati i poveri nello spirito, perché è loro il regno dei cieli ….». I suoi si strinsero. Si vedeva il lago di Tiberiade da lì. Erano i dodici che aveva scelto. Oltre a Simone detto Pietro, Andrea, Giacomo, Giovanni, c'erano Filippo, un altro Giacomo figlio di Alfeo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Simone Zelota, Giuda Taddeo di Giacomo e Giuda Iscariota. «Beati quelli che soffrono… saranno consolati». Gesù sembrava soffrire delle pene che aveva toccato. Come a non poterne più di storpi, piagati. Ad Andrea vennero le lacrime. «Beati…» Pietro e Giacomo si guardavano. Molti della folla restavano distanti. Aspettavano che ridiscendesse per compiere i segni prodigiosi. Altri si avvicinavano, con i visi in alto come cerbiatti, animali persi.