Le nuove strade dell'Epap
Il sistema contributivo puro, che sostiene tutte le prestazioni dell'Epap, si è mostrato inadeguato a garantire una rendita pensionistica di livello appena decoroso. Inoltre i professionisti iscritti all'ente hanno scarse possibilità per alimentare il montante individuale, cioè il complesso rivalutato dei propri contributi dal quale scaturisce poi la pensione. In più, la facoltà, prevista dai regolamenti, di poter versare volontariamente in misura maggiore del contributo obbligatorio (oggi 10%), è praticamente azzerata dalla crisi che attraversano le professioni, specie quelle tecniche, colpite anche dall'eliminazione dei minimi tariffari.
Questi i motivi che hanno indotto l'Epap, «vecchio» di appena dieci anni di vita, a celebrare il suo primo congresso nazionale, che si è concluso nei giorni scorsi, dedicato alle riforme delle professioni e della previdenza di categoria.
Un'occasione utile per richiamare l'attenzione del Governo e del Parlamento su nuove misure previdenziali, che non comportano alcun onere per lo Stato, ritenute necessarie dall'Epap, come pure dagli altri enti del 103/1996, il decreto che ha dato vita alle casse privatizzate suscitate dalla riforma Dini.
In primo luogo, l'aumento del contributo integrativo (oggi 2%) con un'aliquota stabilita in piena autonomia dall'Epap, all'interno di un intervallo stabilito dai ministeri, e migliorando in ogni caso l'attuale sistema di rivalutazione dei montanti in base a scelte proprie dell'Ente.
Altrettanto urgente, l'abolizione della doppia tassazione subita dalle casse professionali, una prima volta col 12,50% del risparmio previdenziale ottenuto con gli investimenti dei contributi degli iscritti, come se fosse capitale di rischio; la seconda volta, con la normale tassazione della fiscalità generale sulle prestazioni pensionistiche, maturate in base ai contributi già indirettamente tassati.
Il Simulatore. Per sostenere le attese degli iscritti, l'Epap ha realizzato il Simulatore della Pensione, un articolato software di calcolo della pensione, che fra breve potrà essere scaricato dal sito www.epap.it e che sarà implementato in base alle richieste degli stessi professionisti. La possibilità di conoscere in dettaglio la propria situazione pensionistica, così da poterla eventualmente integrare fino ad avvicinarla alla pensione desiderata, è un'esigenza che risponde al moderno sistema previdenziale, basato in gran parte sulla consapevolezza degli assicurati.
31 ottobre. L'Ente ricorda che entro il 31 ottobre è dovuto il secondo acconto (aliquota del 35%) del contributo soggettivo, di solidarietà ed integrativo relativi al reddito presunto del 2008. È inoltre in scadenza la comunicazione, cartacea o telematica, dei redditi prodotti nel 2007.