Per ricostruire la "colonna sonora originale" delle celebrazioni liturgiche che hanno solitamente luogo in Westminster Abbey durante la Festa della Santissima Trinità è necessario tornare indietro nel tempo e ripercorrere alcune tappe fondamentali di una storia politica e religiosa scandita da giubilei e messe di ringraziamento, riti funebri e cerimonie matrimoniali, durante le quali l'apparato musicale ha sempre ricoperto un ruolo di primissimo piano. Tradizionale sede delle incoronazioni e luogo di sepoltura dei monarchi britannici ' e per questo abitualmente considerata la "cappella reale privata" ' l'abbazia londinese fu edificata nel luogo in cui sorgeva un antico monastero benedettino e consacrata il 28 dicembre 1065 da re Edoardo il Confessore (in seguito proclamato Santo); la compagine corale venne invece ufficialmente istituita da Elisabetta I "solo" nel 1560, affermandosi come una delle più autorevoli istituzioni musicali del Regno Unito, anche grazie all'apporto decisivo di illustri maestri come Orlando Gibbons, Henry Purcell e John Blow.Nel cd intitolato Trinity Sunday at Westminster Abbey (pubblicato da Hyperion e distribuito da Sound and Music) il Coro dell'Abbazia di Westminster e il suo direttore James O'Donnell hanno riunito le composizioni generalmente destinate ad accompagnare i tre grandi appuntamenti liturgici ("Matins", "Eucharist" ed "Evensong") che caratterizzano la festività dedicata al Mistero della Trinità. Un viaggio attraverso oltre quattrocento anni di musica, contrassegnato da alcune tra le pagine musicali più significative del repertorio sacro inglese: da The Preces e The Responses di Thomas Tomkins (1572-1656) al Salmo 115 di George Elvey (1816-1893), dal Te Deum di Benjamin Britten (1913-1976) allo Jubilate di William Walton (1902-1983), dalla recente Missa Trinitatis Sanctae di Francis Grier (classe 1955) al Salmo 107 di Edward Bairstow (1874-1946), dal Magnificat e dal Nunc dimittis di Herbert Howells (1892-1983) al solenne I saw the Lord di John Stainer (1840-1901). Opere di grande impatto e suggestione, tutte rigorosamente registrate all'interno di Westminster Abbey; tra le volte e le navate in cui le invocazioni dei potenti si sono intrecciate nei secoli con le preghiere del popolo.