Le nostre biblioteche illusione d'eternità
Naturalmente con il tempo questa fame di libri crea dei problemi. I libri che si accumulano in casa sono troppi, non si sa dove metterli. Anche solo per vederli, per ricordarsi di loro e del richiamo che ci ha spinti all'acquisto in certi momenti della vita, bisogna stabilire un ordine gerarchico. Quali libri vengono prima? Quali tenere sotto gli occhi, quali relegare nei ripiani meno visibili e accessibili degli scaffali? Comprare libri è un atto vitale, nasce da un desiderio di esplorare, conoscere, entrare in altri mondi: cioè conoscere il mondo e sé stessi, calibrando ogni volta di nuovo il rapporto fra gli orizzonti limitati dell'io e quelli dell'intero spazio e tempo umani, nella loro inesauribile varietà.
Per l'intellettuale non vincolato da uno specialismo professionale e da esclusive discipline di studio, gli interessi e le curiosità possono diventare difficilmente governabili. Ogni nuovo libro che facciamo entrare in casa contiene una promessa di vita e tempo futuro che immaginiamo di avere per leggerlo. Bisogna scegliere fra libri più urgenti o necessari e libri che possono aspettare e ci ricordano gli interessi di un passato che si allontana. Per questo l'ordine e il disordine delle nostre biblioteche private è impregnato di autobiografia. Che cosa volevo quando comprai quei libri? Che cosa ne ho ricavato leggendoli? È per questo che ho letto Come ordinare una biblioteca di Roberto Calasso, inviato quest'anno dalla Adelphi con gli auguri di Natale. Calasso ne sa anche troppo. Mi manca la sua competenza di editore, di erudito e di bibliofilo. Imparare da lui è quasi impossibile (anche per mancanza di mezzi!) ma leggerlo spinge a fare i conti con sé stessi e la propria modesta biblioteca domestica. Così ricordo che nel corso del tempo, quanto più i libri mi si accumulavano intorno, tanto più ero spinto a inventarmi per contrasto piccole sotto-biblioteche essenziali composte dai dieci, venti o cinquanta libri più utili e amati, da usare e rileggere. I troppi libri ci illudono di avere a disposizione più di una vita, mentre la vita è più breve di quanto ci suggerisce la nostra immaginazione.