Le mani sudate del terzo tempo
Degli altri valori si parla, spesso, con dosi massicce di rispetto umano: perchè la bontà rischia di essere tradotta in buonismo, l'educazione in perbenismo, la correttezza in moralismo. Ciò che non manca mai è la retorica, accompagnata dalle demagogia. E allora vorrei precisare - per conoscenza diretta - che quello scampolo di "terzo tempo" che hanno inventato a Firenze mutuandolo dal rugby non è retorico, demagogico, neppur banale. È festoso. Non capisco perchè i contestatori abbiano accettato la stretta di mano... preventiva, quella d'inizio partita, e non quella finale. Forse perchè disdegnano le mani sudate? O piuttosto perchè non vedono l'ora di tuffarsi in sala stampa per inondare microfoni, telecamere e taccuini di accenti rabbiosi, di polemiche sciocche e magari di pensieri focosi destinati a provocare incendi?
Abbassare i toni è un imperativo, soprattutto per quei signori del calcio che puntualmente contestano le decisioni istituzionali (leggi comprese) trovandole inadeguate alla bisogna; ma loro, mai propositivi, mai costruttivi, solo contestatori, spaventati all'idea di pagar dazio. Con i soldi o i pensieri, e questi ultimi - rarissimi, quasi introvabili - gli costano molto di più degli euromilioni buttati ogni giorno nella mischia. La scelta del club dei fratelli Della Valle dovrebbe essere accolta anche da certi scettici blu, magari per puro cinismo: quella è gente che se ne intende, di immagine aziendale, gente che nel mondo è rispettata, anzi ammirata. Per status e ricchezza. Perchè non imitarli? Eh no, vedrete: ci sarà battaglia.
Come risolvere il problema del Corridoio degli Applausi: sor Diego, li inviti tutti a cena, e faccia trovare un regalino di Natale sul piatto, trasformi una seduta di Lega in un evento mondano. Farà effetto, e il progetto passerà. Salvo rare eccezioni, cos'è, la Lega, se non un Social Climber Club, un'accozzaglia di arrampicatori sociali?