La voce di chi non ha voce. Mamma e universitaria che non può arrendersi
La rubrica "La Voce di chi non ha voce" inizia un nuovo anno di attività ringraziando tutti i lettori che, nel 2022, hanno voluto sostenere con il loro contributo, piccolo o grande, le famiglie di cui abbiamo presentato i casi, complessivamente 13. È stato un anno difficile per tante persone: la perdita del lavoro, uno sfratto, oppure una malattia, hanno mandato in crisi tante certezze. Le offerte, per contro, sono state davvero continue e generose. Anche il più piccolo contributo (quante buste contenenti una banconota da 10 euro sono arrivate per posta, col biglietto di un pensionato!) è stato utilizzato per alleviare le sofferenze di chi ci aveva scritto, attraverso il suo parroco. Grazie a tutti.
Il caso che presentiamo oggi all’attenzione dei lettori riguarda una giovane donna, diventata mamma a 21 anni senza un compagno al fianco. Oggi di anni ne ha 36 e ha vissuto anche lei lo stesso abbandono: era poco più di una neonata quando il padre lasciò la madre. Le due donne si sono sempre arrangiate come potevano, con lavoretti saltuari, gli unici che la città del Sud in cui vivono offre loro. Lucia però ha voglia di riscattarsi, desidera offrire un futuro migliore a sé stessa e a suo figlio. Così si è iscritta all’università e chiede un aiuto per poter pagare le tasse universitarie e sostenere i pochi esami che le mancano. Per il resto cerca di farsi bastare il poco che ha, vive dei modesti lavori che riesce a trovare. Possiamo aiutare Lucia a portare a termine il suo progetto, così faticosamente inseguito, anche con un piccolo contributo, utilizzando il conto corrente postale 15596208, intestato ad Avvenire, "La voce di chi non ha voce", piazza Carbonari 3, Milano. Assegni intestati ad Avvenire, "La voce di chi non ha voce". Si può anche fare un versamento ad Avvenire Nei Spa - La voce di chi non ha voce - Banco Bpm Iban IT05Y0503401741000000012201.