LA VERITÀ DISARMATA
È una parola di speranza e di ottimismo che deve farsi largo - con fatica e a stento - in mezzo alla zizzania della guerra, della prevaricazione, dell'oppressione, dell'ingiustizia, una fitta e
lussureggiante vegetazione maligna che ricopre il mondo e che ha le radici nei cuori degli uomini. La tentazione dello scoraggiamento è forte ma non è cristiana, neppure è del credente nel senso più universale del termine. Perché le religioni, nel loro spirito più intimo, sono sorgenti di vita e di pace: è solo il modo con cui i loro adepti le incarnano che le rende offensive, aggressive, esclusiviste. Per aver fiducia nella segreta potenza della "verità disarmata" e "dell'amore disinteressato" bisogna essere autenticamente religiosi e, quindi, coraggiosi e ottimisti, certi che Dio non è mai schierato dalla parte delle armate e della forza bruta. Gandhi, che di questa certezza è stato un testimone incrollabile, dichiarava che «per praticare la non-violenza, bisogna essere intrepidi e avere un coraggio a tutta prova». Ma la meta è sempre luminosa e gioiosa, è quella della beatitudine: «Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio».