La verità? Ignorata e gettata via con triste (e voluta) malafede
E allora (“Quotidiano Nazionale”, 1/12, pp. 1 e 18) è falso il titolo per Nina Fabrizio ove leggi che «Ora (sic!) il Papa contesta la proprietà privata». Finito? Macché! Stesse pagine, bastonate ai vescovi italiani: «...agli ordini della Ue e pronti alla Messa on-line. Atto di sottomissione...». Notizia falsa, commento fasullo come il direttore di “Avvenire” ha sottolineato ieri in questa stessa pagina. Polemica già vastamente utilizzata per denigrare il documento comune firmato da papa Francesco e dalle massime autorità dell'islam sunnita. Da quelle parti a nessuno viene in mente che l'esempio cristiano massimo è «abbassarsi» e tenere fede: nella visione cristiana “la proprietà dell'amore è nell'abbassarsi”! Lo ha scritto Teresa di Lisieux, ma l'originale è di san Paolo (Fil. 2): qui è la vera verità della verità, non scritta lassù e subito sotto tradita agli ordini di qualcun altro.
Poteva bastare? No! Serve il “veleno in coda” contro ancora Francesco, perché il direttore di “Civiltà Cattolica” ha spiegato che «non importa a che ora nasce Gesù Cristo», ma il fatto che Lui nasce. Questo è Natale.