Non dovrebbe esserci opposizione tra Chiesa e mondo, come non ce n’è tra fede e ragione, perché queste realtà condividono tutte la stessa radice divina. È questa verità, forse, l’emblema più calzante per descrivere lo spirito dell’opera e dell’eredità del beato Pio IX, Papa dal 1846 al 1878. La testimonianza di questo Pontefice, al secolo Giovanni Maria Mastai Ferretti, ci ricorda oggi che la verità crea unità, fratellanza, comunione e non divisione. L’intero suo Pontificato dovette confrontarsi con una modernità che in molti frangenti si faceva avanti cercando di ridurre al silenzio la voce dello Spirito. Pio IX scorse di questa avanzata i rischi per la dignità degli esseri umani e cercò di affermare non il primato della Chiesa, ma quello del Vangelo di Cristo. Era nato il 13 maggio 1792 a Senigallia, compì gli studi a Volterra, nel Collegio degli Scolopi e il 10 aprile 1819 fu ordinato sacerdote. All’età di 35 anni fu nominato vescovo di Spoleto; nel 1832 era arcivescovo di Imola e otto anni più tardi, nel 1840, fu creato cardinale. Nel 1846 salì al soglio pontificio, guidando la Chiesa per ben 32 anni, fino alla morte, nel 1878. Anche se gli stravolgimenti politici del tempo segnarono profondamente il suo magistero, Pio IX non tralasciò l’impegno spirituale e pastorale dando impulso alle missioni, promuovendo la devozione eucaristica e definendo il dogma dell’Immacolata.
Altri santi. Santa Giuliana, vedova (IV sec.); beata Anna Maria Adorni, fondatrice (1805-1893).
Letture. Romano. 1Re 10,1-10; Sal 36; Mc 7,14-23.
Ambrosiano. Sap 18,5-9.14-15; Sal 67 (68); Mc 11,12-14. 20-25.
t.me/santoavvenire
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