Come ho scritto la settimana scorsa, «Luna» è la divinità Romana che personifica l'unico satellite della Terra. Nei tempi antichi, fu spesso rappresentata nell'atto di condurre una biga, «perché – scrisse sant'Isodoro di Siviglia – la luna contende con il Sole nel suo duplice percorso, mostrandosi sia di notte sia di giorno». Invece il Sole ha un cocchio tirato da quattro cavalli, «perché l'anno varia ciclicamente per quattro stagioni: cioè la primavera, l'estate, l'autunno e l'inverno».Ciò nonostante la durata dell'anno è stata sovente calcolata tramite le fasi lunari, perché queste si "rinnovano" ogni mese. Come scrisse Orazio: «Ma rapida la luna ripara i danni del cielo». A quanto sembra, i Romani stessi avevano approntato un calendario lunare, prima di instituirne uno solare. E, in verità, ci sono ancora oggi popolazioni, come i cinesi, che utilizzano le fasi della luna per contare i giorni dell'anno.D'altro canto, la Luna è incostante e variabile. La durata dell'anno non può essere perfettamente calcolata con le fasi lunari. Ciò appare chiaro dal fenomeno della "luna blu" che abbiamo visto sabato scorso. La "luna blu" indica la terza di quattro lune piene in una delle quattro stagioni dell'anno, oppure la seconda luna piena in uno dei dodici mesi del nostro calendario odierno. Tuttavia la "luna blu" non ha niente a che vedere con il colore della luna. Si riferisce piuttosto alla rarità di questo evento. Perciò in inglese si dice «once in a blue moon», che in italiano significa «a ogni morte di papa». In ogni caso, ogni volta che noi vediamo il plenilunio, è una cosa stupenda. A dire la verità, non saremmo vivi se non ci fosse la Luna. Siccome il nostro satellite stabilisce l'inclinazione dell'asse della Terra rispetto al Sole, non avremmo le quattro stagioni se la Luna non agisse sulla Terra. Perciò osiamo cambiare il ragionamento d'Isodoro, dicendo che è la Luna, non il Sole, a cui dobbiamo attribuire la primavera, l'estate, l'autunno e l'inverno. Per questo motivo, considerando le scoperte dell'astronomia odierna, togliamo due cavalli da Apollo e diamoli alla nostra carissima Luna.