Una notte Mirko e Manolo, giovani amici di periferia, investono un uomo e scappano. Ma la tragedia si trasforma in un colpo di fortuna quando scoprono che la persona rimasta uccisa è un pentito di un clan criminale della zona. I due ragazzi si guadagnano così il rispetto dei malavitosi, che offrono loro lavoro sporco e denaro facile. Quella che Mirko e Manolo considerano una svolta nella propria vita, diventa però un biglietto d'entrata per l'inferno, nel quale i due giovani sprofonderanno senza alcuna possibilità di risalita, pronti a tutto pur di mettere a tacere quel dolore che hanno dentro. Il film diventa allora un romanzo di formazione rovesciato, un amarissimo apologo morale sull'assuefazione al male, su delitto e assenza di castigo, sulla necessità di pagare per le proprie colpe e ricominciare, sulla responsabilità degli adulti, fragili e sconfitti, complici dei crimini commessi dai propri figli. (A. De Lu.)