La storia ci parla di un soldato di rango elevato, vicino all'imperatore Diocleziano, che ebbe l'ardire di opporsi all'editto con il quale veniva indetta una nuova feroce persecuzione contro i cristiani: un coraggio che san Giorgio, nato in Cappadocia, pagò con la propria vita il 23 aprile dell'anno 303. La figura di questo santo entrò presto nella devozione del popolo e attraverso i secoli fu arricchita di racconti che ne resero la spiritualità più vicina al sentire della gente semplice. Come la vicenda del combattimento contro un terribile drago, che teneva in scacco un'intera città e dal quale Giorgio salvò la figlia del sovrano: la vittoria portò al Battesimo di tutta la popolazione. Una battaglia che è simbolo della lotta contro il peccato, contro la nostra parte oscura. Solo questa vittoria può dare credito alla nostra testimonianza di fede.Altri santi. Sant'Adalberto di Praga, vescovo e martire (956-997); beata Maria Gabriella Sagheddu, monaca (1914-1939).Letture. At 8,26-40; Sal 65; Gv 6,44-51.Ambrosiano. At 6,8-15; Sal 26; Gv 6,16-21.