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Tutti i Santi. La speranza oltre la cultura della paura Auguri a tutti i “cercatori di cielo”

Matteo Liut martedì 1 novembre 2022
Davanti alla cultura di morte e alla logica della paura oggi fin troppo diffusa e spesso alimentate ad arte per favorire interessi particolari contrari al bene comune, i volti luminosi dei santi ci offrono una visione di speranza e di gioia che rappresenta una vera e propria rivoluzione. È questo il valore “politico” della solennità odierna, che ci aiuta ad alzare lo sguardo sull’autentico orizzonte ultimo della nostra esistenza. Quello offerto dai santi, infatti, è un caleidoscopio di storie e voci, un catalogo infinito di avventure umane e spirituali, che testimonia tutta la meraviglia della vita cristiana, in ogni sua sfaccettatura, con tutta la sua carica profetica. Insomma, la celebrazione del 1° novembre ci mostra una Chiesa capace di portare il Cielo in mezzo agli uomini. I santi e i beati sono coloro che hanno dato forma nella storia al Vangelo, aprendo, con il loro esempio, la strada verso il cuore di Dio nel segno del messaggio del Risorto. Fare memoria di tutti i santi come comunità significa allora non solo ricordare l’universale chiamata alla “perfezione”, ma anche riscoprire l’infinito nei piccoli gesti, nelle nostre storie ordinarie personali. Perché la “fantasia dello Spirito” si manifesta nei modi più inaspettati e chiede solo di essere pronti per accoglierla, vivendo ogni momento come il frammento di un cammino che porta al cuore della vita. Quindi auguri a tutti noi “cercatori di cielo”. Letture. Romano. Ap 7,2-4.9-14; Sal 23; 1Gv 3,1-3; Mt 5,1-12. Ambrosiano. Ap 7,2-4.9-14; Sal 88 (89); Rm 8,28-39; Mt 5,1-12a. Bizantino. 1Cor 12,27-13,8; Mt 10,1;5-8.