«Facciamolo, papà, questa volta facciamolo». Spegnere tutto, staccare la spina. Basta debiti, basta bollette, basta cartelle esattoriali. Basta chiedere per piacere quello che ti spetta per diritto. Marco e Sergio Quarta, 34 anni, gemelli, convivono fin da piccolissimi con la Sindrome di Duchenne: trascorrono l'esistenza a letto, attaccati a un respiratore, in un ambiente costantemente climatizzato a Merine di Lizzanello, nel Leccese. Le spese sostenute dalla famiglia per l'assistenza – costante – sono assai ingenti, elevatissimi i costi per garantire ai due ragazzi una quotidianità ordinariamente straordinaria.Equitalia – è cosa nota – non guarda in faccia nessuno e a inizio settimana ha spedito all'indirizzo della famiglia Quarta l'ennesima cartella esattoriale che si è depositata come un macigno su un bilancio familiare già schiacciato dai debiti. Da qui la provocazione dei ragazzi: se non potete aiutarci a sopravvivere, aiutateci a staccare la spina. Risparmieremo tutti...Il "dolce" in fondo a questa storia amara è che i 1.363 euro che la famiglia Quarta deve sborsare per una tassa sui rifiuti mai pagata se li è accollati un privato, un leccese, proprietario di un negozio di sanitari e articoli per l'ortopedia. Ha chiamato il sindaco di Lizzanello e, portafoglio alla mano, ha estinto il debito. La solidarietà ha risposto una volta ancora all'appello. Silenziosamente.