La signora kafkiana abortisce per diritto
LA LINGUA DEI MEDIA
I giornali parlano anche e soprattutto con il linguaggio dei titoli, ma a volte…
Sulle tasse che la Chiesa non pagherebbe c'è stata, la settimana scorsa, una specie di festival laicista da vecchio anticlericalismo. Con qualche episodio su cui riflettere. L'Unità, per esempio, scrive (martedì 23) che «non è accettabile tagliare la spesa sociale lasciando ai cattolici una specie di esclusiva su questo terreno». Un caso di gelosia assistenziale? Oppure, sul Corriere della sera (lunedì 22), un'involontaria «morale della favola». In prima pagina sotto un articolo critico del «ruolo della Chiesa», ecco il titolo della rubrica psico-sociologica di Francesco Alberoni: «Se aiutate qualcuno, non aspettatevi gratitudine». Già, se la Chiesa dovesse aspettarsi i ringraziamenti dello Stato per tutto quello che fa per gli italiani e soprattutto per i più poveri, i più malati, i più piccoli, i più soli…
L'ALBERO LAICO DELLA VITA
Sul Corriere della sera (mercoledì 24) il notissimo genetista Edoardo Boncinelli presenta «il vero albero (laico) della vita». Un essere vivente, scrive, è «un aggregato di materia organizzata limitata nel tempo e nello spazio, capace di metabolizzare, di riprodursi e di evolversi». Più poeticamente: «Siamo figli di una gigantesca fiamma che brucia lentamente». Manca, però, la spiegazione del come la fiamma si sia accesa né il perché e tutto si ferma al dato della fisicità o corporeità della vita. All'albero laico di Boncinelli manca, insomma, quello che Ferdinando Camon definiva su Avvenire, lo stesso giorno, «la parte della vita che non è il corpo». Come farebbe Boncinelli, senza quella parte, a pensare?