Se tutte le auto circolanti in Italia disponessero di moderni sistemi elettronici di assistenza alla guida, si risparmierebbero ogni anno 200 vite umane e 325 milioni di euro di spesa sociale imputabile all'incidentalità stradale. Ma per incentivarne la presenza a bordo, si dovrebbero riconoscere «facilitazioni economiche e fiscali per le auto più sicure, al pari di quelle ecologiche», e «le assicurazioni dovrebbero essere incentivate ad agire sui premi Rc-auto a favore dei modelli equipaggiati con le tecnologie più efficaci nella prevenzione degli incidenti». Lo ha chiesto il presidente dell'Aci, Sticchi Damiani, commentando i dati di “Choose eSafety”, appuntamento internazionale per la promozione delle tecnologie per la sicurezza stradale. Nulla di clamoroso (a parte i dati, che fanno davvero riflettere), solo una doverosa richiesta di applicazione della logica a salvaguardia delle persone e dei bilanci dello stato. Le idee insomma esistono. Manca purtroppo chi ha voglia di ascoltarle.