La Settimana Santa di Gesualdo Una luce brilla nelle «Tenebrae»
Nel cd emblematicamente intitolato «Il canto dell'ombra» (pubblicato da Stradivarius e distribuito da Milano Dischi), Walter Testolin e l'ensemble vocale De Labyrintho ne hanno registrato solo i passi più estremi, i Responsoria ad Officium Hebdomadæ del Sabbato Sancto; le ultime nove "stazioni", a segnare il traguardo di un percorso contemplativo che, tra cupe linee melodiche e taglienti contrasti armonici, si apre con il cangiante Sicut ovis ad occasionem e si articola in molteplici quadri di fortissima suggestione che raggiungono il culmine del processo di immedesimazione emotiva nella tragica gravità dell'O vos omnes e del successivo Ecce quomodo moritur iustus, prima che venga definitivamente chiusa la porta del sepolcro (Sepulto Domino).
Come scrive lo stesso Testolin nelle note di copertina del disco, è «musica fatta di timori e desideri rivestiti di canto», in cui il linguaggio colto e le regole ferree di un sapiente magistero contrappuntistico sembrano piegarsi alla tensione e alla forza espressiva grazie alla quale ognuno dei passi affrontati diventa un piccolo gioiello polifonico a sé stante; nel solco di un cammino penitenziale che, tra angoscia e tormento, aspetta la luce della resurrezione per poter continuare a sperare.