I regali di Natale non hanno tutti lo stesso destino. Qualcuno arricchirà una vetrina di casa o il tavolo della festa, oppure lo indosserai a Capodanno così da fare contenta nonna, che per comprare quella maglia è andata apposta nel negozio in centro. Altri non sai proprio come usarli. Capi di abbigliamento di taglia sbagliata, oggetti doppi o tripli, cibi che non puoi mangiare. Però arrivano da persone cui vuoi bene, che ti stanno a cuore, di eliminarli non se ne parla nemmeno. La soluzione è una scatola, o un cassetto, dove li riporrai facendo attenzione, imballati con cura, persino con il fiocco originale. «Metti che ingrasso, mai dire mai». E ancora: «Lo tengo e l'anno prossimo lo userò nella libreria della casa nuova, se riuscirò a comprarla». Le anime candide non riescono proprio a riciclare i regali, lo ritengono quasi un insulto. La commessa del negozio raccontava che lei indossa tutto, anche i vestiti lontanissimi dai suoi gusti. «Dietro il regalo, c'è un pensiero, quella persona ha dedicato del tempo proprio a me. Io non vesto un capo di abbigliamento, ma l'affetto di chi lo compra». Il suo negozio ha vissuto momenti di grandi difficoltà e quella commessa si è trasferita. Ma ovunque sia di una cosa sono certo: sarà sorridente di semplicità. Ed elegantissima.