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La sanità si fa tutta elettronica

Vittorio Spinelli martedì 8 dicembre 2009
Si comincia, per ora, dai certificati di malattia dei dipendenti pubblici, ma la sfida epocale di immettere nei computer la valanga di carte che affoga il Servizio sanitario nazionale proseguirà nel 2010, registrando esclusivamente per via elettronica le prescrizioni dei medici, le ricette, i medicinali e le cartelle cliniche, e tutto con ogni garanzia per la privacy.
La riforma della pubblica amministrazione " campo di battaglia del ministro Brunetta " investe di petto il settore della sanità, dopo alcuni timidi tentativi del passato. Iniziò l'Inps nel 2005, mettendo in cantiere la trasmissione telematica dei 12 milioni di certificati di malattia dei lavoratori che fruiscono del trattamento assicurativo. Il progetto incontrò resistenze in ambienti ministeriali e nei sindacati di categoria. Miglior fortuna ha avuto l'Inail nel 2007, grazie ad una propria convenzione con i medici di famiglia per la trasmissione via Internet dei certificati relativi agli infortuni dei lavoratori.
Il progetto di Brunetta parte il 15 dicembre ed interessa la trasmissione telematica dei certificati sanitari dei dipendenti pubblici che si assentano dal lavoro per malattia. Il nuovo sistema sarà applicato, a titolo sperimentale, per circa due mesi, lasciando tuttavia ancora operativo il vecchio sistema della trasmissione cartacea.
Il progetto complessivo prevede inoltre che, entro il mese di giugno 2010, saranno connessi in rete tutti i 55 mila medici di medicina generale. Un passo necessario per consentire poi all'Inps di ricevere direttamente dai medici e dalle strutture sanitarie pubbliche i certificati dei lavoratori del settore privato. A garanzia del nuovo sistema, la mancata trasmissione on line sarà valutata come illecito disciplinare, mentre il medico inadempiente rischierà la decadenza dalla convenzione con il Servizio sanitario nazionale. Prima di ogni altra lavorazione del certificato elettronico, l'Istituto della previdenza sociale provvederà a girare il documento all'ufficio che amministra il lavoratore. E questi sarà sollevato dall'obbligo di comunicare con raccomandata l'assenza per malattia dal posto di lavoro. Dubbi o perplessità sia dei lavoratori sia dei datori di lavoro sulle nuove procedure potranno essere risolte grazie ad un numero verde che sarà attivato a supporto del nuovo sistema.
Riflessi pensionistici. Già in occasione delle prime disposizioni (legge 133/2008) sulle assenze per malattia nel pubblico impiego, l'Inpdap ha precisato che la riforma non modifica le regole sulla copertura contributiva e sulla valutazione pensionistica e previdenziale dei periodi di assenza. Infatti, mentre a causa della malattia la retribuzione può essere decurtata nei primi dieci giorni di assenza, l'imponibile contributivo non diminuisce della stessa misura. I contributi figurativi sono quindi calcolati sulla retribuzione virtuale, vale a dire quella che il dipendente avrebbe regolarmente percepito se fosse rimasto in servizio.