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La salvezza del bene sparso

Lorenzo Fazzini mercoledì 8 maggio 2024
Cosa ci può offrire speranza, in un mondo in cui le crisi ormai non si contano più, tra clima, guerre, sovvertimenti sociali? Esiste un’esperienza elementare che ci garantisce la possibilità di non rinchiuderci in una disperazione espansiva? Stella maris (Einaudi) sembrerebbe l’ultimo romanzo dove poter trovare fonti di speranza. Opera ultima di Cormac McCarthy, narratore americano lodato dalla critica e amato dai suoi lettori, il romanzo si volge tutto dentro una casa di cura per persone malate di mente, dove è ospite Alicia Western assistita dal dottor Cohen. Una battuta di Alicia al medico va nel senso di dare una risposta agli interrogativi sopra riportati: «Io penso quello che pensa la maggior parte della gente. Che a guarire è l’accudimento, non la teoria. Il bene sparso per il mondo. E in ultima analisi potrebbe darsi che tutti i problemi siano problemi spirituali». È questo indomito «bene sparso per il mondo» ciò che diventa antidoto alla disperazione. Il teologo belga Edward Schillebeeckx lo descriveva così: «Il sordo brontolio dell’umanità per il cristiano sfocia in una fondata speranza. Ora si riconosce che dalle viscere più recondite del reale sale il gemito che invoca pietà e misericordia, e i credenti vi percepiscono anche il nome “Dio”. È proprio questa la storia dei cristiani». © riproduzione riservata