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Vito. La saggezza di ascoltare i sogni degli adolescenti

Matteo Liut venerdì 15 giugno 2018
È difficile non scorgere una buona dose di saggezza nella devozione popolare che attribuisce a un adolescente la capacità di offrire un aiuto in situazioni di sofferenza. Nel culto di san Vito si nasconde l'invito a guardare alla fede come a una forza in grado di donare la "freschezza" tipica di un ragazzo, ma c'è anche l'appello ad ascoltare i sogni e la voce dei giovani. I particolari biografici sono andati perduti, ma l'antichità del culto è attestata dal Martirologio Geronimiano: Vito era nato a Mazara del Vallo ed era cresciuto nella fede grazie al pedagogo Modesto e alla nutrice Crescenzia (anche loro poi martiri). Il padre avrebbe cercato di farlo abiurare ma lui seguì il suo "sogno" e per questo morì martire in Lucania: era forse l'anno 303. È uno dei 14 santi ausiliatori ed è invocato per la guarigione da diverse malattie come il "ballo di San Vito".
Altri santi. Sant'Amos, profeta (VIII sec. a.C.); beato Luigi Maria Palazzolo, sacerdote (1827-1886).
Letture. 1Re 19,9.11-16; Sal 26; Mt 5,27-32.
Ambrosiano. Nm 33,50-54; Sal 104; Lc 6,20a.36-38.