Sabato 24 luglio alle 15,45 è partita su Real Time (canale 31 del digitale terrestre) la seconda stagione di Discovering Simo, il docu-reality in cui la conduttrice televisiva Simona Ventura racconta se stessa o quantomeno reinterpreta qualcosa di sé. Il punto di partenza, infatti, era un po' presuntuoso: un viaggio in una vita (parole sue) vissuta a duecento chilometri all'ora con tutti i colori delle varie esperienze. In realtà, la prima stagione era iniziata con un viaggio a San Patrignano, seguito da una visita alle case-famiglia dell'Associozione Segno e nel mezzo un po' di vita privata e professionale, ma soprattutto la cucina di casa con tanto di madre e sorella impegnate con lei ai fornelli. La presunzione sta appunto nel ritenere interessante per gli altri narrare qualcosa di sé attraverso quella che rimane pur sempre una finzione televisiva. Anche per questo riteniamo che la Ventura abbia voluto aggiustare il tiro con questa seconda stagione (che ha scritto e prodotto direttamente assieme all'attuale compagno, il giornalista Giovanni Terzi) puntando, con il contributo dell'ente di promozione turistica, sul Viaggio in Emilia Romagna, come recita il sottotitolo. L'Emilia Romagna è la regione dove la Ventura è nata e dove vivono ancora i suoi genitori. Evidente l'intento promozionale quando la conduttrice parla di «una terra con i piedi ben piantati nel passato e lo sguardo rivolto al futuro» e mostra le particolarità di un centro storico come quello di Sant'Arcangelo di Romagna o l'eccellenza della Cineteca di Bologna nel restauro delle pellicole cinematografiche. Il tutto commentato a suon di «Che bello!», «Che meraviglia!». In ogni caso questa seconda stagione è migliore della prima, anche se restano lunghi i momenti di cucina casalinga nell'economia dei venti minuti che dura ognuno dei sei episodi previsti e che vengono anticipati sulla piattaforma Discovery+.