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La riforma c'è anche per le colf

Vittorio Spinelli martedì 10 aprile 2012
Nella riforma del mercato del lavoro trova spazio anche il lavoro domestico. Il disegno di legge della riforma, ora all'esame del Parlamento, prevede particolari incentivi all'occupazione dei lavoratori anziani e delle donne nelle aree svantaggiate. L'incentivo è offerto per le nuove assunzioni che saranno effettuate a partire dal 1° gennaio 2013 e consiste nella riduzione, per dodici mesi, del 50% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro. Se poi l'assunzione è a tempo indeterminato il bonus durerà fino a diciotto mesi dall'assunzione. Analoghi provvedimenti sono stati già adottati in passato, nel 2008 e nel 2011, per aumentare la base occupazionale nelle aziende. Come allora, fra i datori di lavoro interessati sono comprese anche le famiglie che assumono una colf o una badante. La riforma specifica (art. 53) che le lavoratrici da assumere possono essere di qualsiasi età, ma devono aver perso un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi ed essere residenti nelle regioni «svantaggiate» (indicate dal Ministero del lavoro), oppure residenti in altre regioni ma disoccupate da almeno 24 mesi. È prevedibile che il nuovo incentivo consentirà, nel rispetto di tutte le condizioni richieste dalla riforma, di poter regolarizzare lavoratrici domestiche che operano in nero. Contributi 2012. Scade oggi il pagamento dei contributi colf negli importi aggiornati per il 2012, relativi al primo trimestre. Nella tabella, il contributo con Cassa Assegni Familiari risulta inferiore a quello senza Cuaf a causa di particolari esoneri sulla quota per disoccupazione che incidono sul contributo complessivo. Il versamento è considerato in regola, anche dopo l'orario di chiusura della posta o della banca, se viene effettuato entro le ore 20 di oggi telefonando al call center gratuito 803164 e utilizzando una carta di credito. Oppure entro la mezzanotte, entrando nel sito internet dell'Inps, con carta di credito attraverso il portale dei pagamenti. Le famiglie interessate devono tener conto anche dei nuovi importi minimi delle retribuzioni orarie e mensili previste dal contratto nazionale di lavoro. Eventuali rimborsi dei contributi (es. per doppio versamento) devono essere richiesti esclusivamente via internet oppure attraverso i patronati o i professionisti autorizzati. Dal 2012 l'Inps offre un servizio gratuito di avviso, via sms o email, sulla scadenza e sull'importo dovuto.