Dedicato ai lavoratori che, previo accordo con i sindacati, sono accompagnati al traguardo della pensione, in anticipo fino a sette anni, ricevendo un assegno mensile a carico della rispettiva azienda. Nella vasta gamma degli incentivi agli esodi, l'inesauribile fantasia della previdenza ha assegnato a questa rendita anticipata il termine di "isopensione". È interessata pertanto una precisa categoria del popolo degli esodati, destinatari nei giorni scorsi di un importante intervento dell'Inps (circ. 142/2021). L'Istituto si trova costretto a correggere una svista commessa a danno degli isopensionati e offre agli interessati l'opportunità di continuare a ricevere senza interruzioni e per intero la prestazione anticipata e già maturata. Unica condizione è una domanda a presentare all'Istituto entro il prossimo 26 ottobre. La rettifica dell'Inps si riferisce all'indice della speranza di vita che allunga l'età pensionabile sulle diverse prestazioni pensionistiche. Quando l'Istituto autorizza l'isopensione certifica contemporaneamente al beneficiario la durata dell'assegno, che corrisponde al tempo di attesa (massimo 7 anni) per la maturazione dei requisiti e dell'età per la pensione ordinaria. Ovviamente sul requisito dell'età incide la speranza di vita come viene calcolata ogni due anni dall'Istat per ogni tipo di pensione. In genere la speranza di vita si allunga nel tempo e con questa anche una durata maggiore dell'isopensione. Ma è accaduto che l'Istat, nelle sue ultime rilevazioni, abbia invece calcolato come negativo l'indice previsto della speranza, riducendo cioè l'età pensionabile prevista a 67 anni e 3 mesi a solo 67 anni interi. Questa riduzione non è stata riportata dall'Inps nelle certificazioni già spedite agli esodati e diversi di questi, facendo affidamento sulla comunicazione ricevuta, si sono trovati fuori tempo nelle procedure per il pensionamento anticipato. Gli interessati hanno quindi la possibilità di recuperare la propria posizione con una regolare domanda di pensione anticipata entro il 26 ottobre. Le aziende che sostengono le isopensioni sono state autorizzate a corrispondere l'assegno fino alla scadenza già indicata nelle singole certificazioni. Proseguirà ininterrotto l'accredito dei contributi pensionistici a carico della rispettiva azienda.