La “Resurrezione” teatrale ed epica di Gustav Mahler
Frutto di una lunga gestazione (quasi sette anni, tra il 1888 e il 1894) e di continui ripensamenti da parte dell'autore, è d'altronde la stessa struttura della partitura a indicare quale sia il percorso ideale da seguire: la versione definitiva si articola infatti in cinque movimenti che presentano un forte legame simbolico tra il primo (Totenfeier, Rito funebre), il penultimo (Urlicht, Luce primordiale) e l'ultimo (Auferstehn, Resurrezione).
E lungo questa traiettoria di progressiva ascesi si colloca la lettura offerta da Daniele Gatti, direttore principale di una sfolgorante Royal Concertgebouw Orchestra, compagine la cui lunga e assidua frequentazione con questo repertorio risale a un rapporto diretto con lo stesso Mahler.
Partitura di rara difficoltà sia dal punto di vista strumentale che vocale, costruita attorno a una tensione esecutiva che non conosce cedimenti, la “Resurrezione” è una sinfonia fondamentalmente “teatrale”, dai toni epici, qui risolta nel contempo con piglio energico e acuta sensibilità da Gatti, che cesella in punta di bacchetta i variopinti macrocosmi sonori e i chiaroscuri espressivi della Seconda, per poi lanciare l'orchestra olandese nel grande finale sui versi del testo di Klopstock intonati dal Coro della Radio Olandese, dal soprano Chen Reiss e dal mezzosoprano Karen Cargill: «Risorgerai, certo, risorgerai, mio cuore, in un istante! Tutto ciò per cui hai combattuto, a Dio ti porterà!».
Gustav Mahler
Sinfonia n. 2
“Resurrezione”
Daniele Gatti
Rco Live / Ducale. 2 cd. Euro 20,00