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La ragazza e l’ufficiale La soap soporifera

Andrea Fagioli domenica 11 giugno 2023
«Il triangolo, no. Non l’avevo considerato», cantava Renato Zero. Le fiction approdate in settimana sulle nostre tv lo considerano, eccome. Ieri ne parlavamo a proposito della miniserie australiana Spirale di bugie (il giovedì su Rai 2), oggi torniamo a farlo con la serie turca La ragazza e l’ufficiale (da venerdì in prima serata su Canale 5). In questo caso c’è addirittura un quadrilatero, sia pure raccontato in modo discreto, anche perché qui, ispirandosi a una storia vera, si torna indietro nel tempo, nella Russia alla vigilia della rivoluzione bolscevica del 1917, con protagonisti il prestante Kurt Seyit, primogenito di una famiglia turca di Crimea divenuto uno dei migliori ufficiali dello Zar, l’affascinante Şura Verjenskaya, figlia più giovane di una nobile famiglia russa, Petro Borinsky, ex commilitone e vecchio amico di Seyit oltre che amico d’infanzia di Şura, e la baronessa Lola Polyanskaya, già amante di Seyit. La vicenda avrà ovviamente un suo sviluppo, che come sempre non anticipiamo. Diciamo solo che l’amore da colpo fulmine scoppiato tra la ragazza e l’ufficiale, come vuole il titolo, sarà contrastato non solo dall’amico e dalla baronessa, ma anche dalla famiglia di lui (che lo vuole sposato a una ragazza turca) e dagli eventi storici, che quando si parla di Crimea e di Mar Nero evocano un’attualità tragica forse senza volerlo da parte degli autori della serie, che si rifanno ai romanzi degli anni Novanta della scrittrice turca Nermin Bezmen, nipote del vero Kurt Seyit. Ma al di là dei testi d’origine, la serie tv sa molto di telenovela per il modo di raccontare con ritmo lento la storia di un amore impossibile, che ad ogni passo in avanti ne fa due indietro, per gli struggenti primi piani, per alcune ricostruzioni in studio alle quali si contrappongono, per fortuna, alcune vedute, suggestive e reali, di San Pietroburgo. © riproduzione riservata