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Domenico Marino. La poesia e i colori come ali della libertà

AA. VV. sabato 24 giugno 2017
Una poesia e un disegno per sentirsi liberi, almeno di raccontare. Versi e colori diventano emozioni nelle pagine di “Nel giardino dei pensieri nascosti” che raccoglie le opere dei detenuti del carcere di Castrovillari coinvolti in un laboratorio di scrittura coordinato dalla professoressa Rosella Gullo dell'Itis “Fermi” e titolare dell'insegnamento di lettere nel penitenziario. La docente ha presentato uno per uno alunni e alunne che si sono alternati sul palco realizzato nella cappella del carcere, declamando versi che raccontano vita e sofferenza, solitudine e speranza.
La perdita del papà per Francesco Ferlito è diventata la poesia “Ore 14:30”, il dolore incurabile per il barbaro omicidio del piccolo Cocò Campolongo la mamma Maria Antonia Iannicelli l'ha fermato in “Dedicato a te”. Lorenzo Sposato ha cristallizzato in “Lontano dalla mia famiglia” uno dei prezzi più salati pagati dai detenuti. Francesco Femia ha guardato oltre il “fine pena”, scrivendo “Se ancora mi vorrai”. L'artista Franco Malomo ha disegnato la copertina, il vescovo di Cassano all'Jonio Francesco Savino ha firmato la prefazione: «Non possiamo non tendere la mano a chi chiede di essere riconosciuto, capito, forse perdonato, certamente aiutato», ha scritto il presule. In platea, assieme al dirigente scolastico Rossana Perri e alla direttrice del penitenziario Maria Luisa Mendicino, Rosanna La Polla e Mimmo Roseti, responsabili dell'associazione “Viva la vida” che lotta contro i tumori rari. I libri andranno a loro che li utilizzeranno in una campagna di raccolta fondi per la ricerca contro il cancro.