Certi giornali sembrano ignorare il contenuto di certe parole ancora di moda nel linguaggio della politica anche se hanno ormai perduto il loro vero significato: il nome “La Sinistra”, per esempio, che molti disprezzano e ritengono in difficoltà per l'agonia del comunismo e la crisi del socialismo. Questo nome viene anche usato da chi, collocato politicamente a o verso la Destra, è solito scaricare sui giornali giudizi grossolanamente critici sulla Chiesa e sui suoi esponenti. Il Papa, in primo luogo, contro il quale i laicisti su posizioni sia di destra sia di sinistra tirano frecce, che regolarmente sono spuntate e finiscono fuori bersaglio.Per esempio da alcuni giornali di questa settimana: Il Giorno, Il Giornale e Italia Oggi (il 6, il 7 e l'8 scorsi). Il primo sostiene che papa Francesco, indotto dalla sua «intransigenza evangelica», sarebbe «sempre più a sinistra» e che il suo viaggio pastorale tra i migranti sull'isola di Lesbo sarebbe «un gesto anche politico».Il secondo raccoglie dal «filosofo Flavio Cuniberto», ricercatore di Estetica all'Università di Perugia, che «le posizioni del Papa suonano molto più cattocomuniste e ambientaliste che cristiane», ragione per cui il solito Camillo Langone si domanda: «Papa Francesco è cattolico?». Sembra una barzelletta. A leggere il terzo quotidiano, infine, «di socialisti ne sono rimasti pochi: un leader cinese, due fratelli cubani, un ciccione nordcoreano e forse anche un Papa argentino». Mi sembra pertinente, a questo punto, cercare il significato di “sinistra” secondo la Sacra Scrittura. Qoelet: «La mente dello stolto si volge a sinistra» (10,2); 1Cronache: «Sapevano tirare frecce e sassi con la destra e con la sinistra» (12,2); Giobbe: «A sinistra lo cerco e non lo scorgo» [Dio] (23,9); Giona: «Non sanno distinguere tra la mano destra e la sinistra» [gli abitanti di Ninive] (4,11); Matteo: «La tua mano sinistra non sappia ciò che fa la tua destra». Non temete e sorridete: di destra e sinistra la Chiesa ha solo le mani dei suoi fedeli e papa Francesco è davvero cattolico.FELICITÀ, DOV'È?Dov'è la felicità? Sui giornali sono comparse due ricerche: una è di Roberto Vecchioni, uomo che si è fatto padre di famiglia, professore e cantautore, in un libro annunciato dal Corriere della Sera (lunedì 4). L'altra è di Furio Colombo ed era comparsa sulFatto (20 marzo). Ma anche se è difficile giudicare un libro senza averlo letto, si può capire dalla recensione la sua seria impostazione, soprattutto sui valori familiari e musicali e sul ruolo della cultura. La seconda indagine era piuttosto una ricerca dell'infelicità: insicurezza delle banche, diritti non garantiti, paura della guerra, disoccupazione, mancata fiducia nei leader: insomma, una impossibile felicità soltanto politica. Della felicità però a entrambe sembra mancare la dimensione dello spirito, che può superare ogni difficoltà.