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La medievale «Historia Sancti Martini» Così Tours celebrava il suo patrono

Andrea Milanesi domenica 6 novembre 2011
Il disco intitolato Historia Sancti Martini ci invita a compiere un viaggio indietro nel tempo, nel Medioevo più luminoso e illuminato, così lontano dalla buia coltre di luoghi comuni e preconcetti con cui si continua a coprire la ricchezza di un'epoca tanto vasta quanto complessa.
La meta finale di questo percorso ideale è rappresentata dal cuore religioso dell'antica Francia, identificato con la figura di san Martino di Tours e con il culto che nei secoli ha tenuto viva la memoria della sua straordinaria figura: il soldato romano originario della Pannonia che tagliò a metà il suo mantello per donarlo a un povero mendicante infreddolito, ma che poi se lo vide restituire dallo stesso Gesù, apparsogli in sogno; il cristiano convertito che fondò il primo monastero in Europa e che venne poi “rapito” dai fedeli per essere acclamato vescovo di Tours; l'instancabile predicatore e missionario che morì in odore di santità e che, durante il funerale (celebrato l'11 novembre 397), al passaggio del suo corpo causò una miracolosa fioritura dei campi circostanti...
Sui sentieri impervi della ricostruzione liturgica del grande Ufficio del Mattutino a lui dedicato – così come poteva essere celebrato nei primi decenni del XIII secolo presso la Cattedrale di Tours – Antoine Guerber guida con abilità e sicurezza le voci maschili dell'ensemble Diabolus in musica, perfettamente in linea con la misura e l'equilibrio richiesti dal repertorio liturgico dell'epoca, qui declinato in una selezione di brani gregoriani, talora arricchiti da seconde parti improvvisate, e nei costrutti polifonici riconducibili alla parigina Scuola di Notre-Dame (cd pubblicato da Aeon e distribuito da Jupiter).
Musiche sublimi, che partono dalla lievità composta dei “rondelli” che accompagnano la processione, passando per la rigorosa e pacificante severità dei responsori in canto piano, per arrivare alla raffinata complessità degli "organa" a più voci. Ogni singolo elemento in questa Historia concorre così a ricostruire un prezioso mosaico sonoro e spirituale di forte suggestione, in cui la sintesi esemplare tra arte e fede, musica e devozione rappresenta la chiave di accesso indispensabile per poter accedere al fascino più segreto della cultura medievale.