Difficile dire quanto valgano le medagliette, quelle stampate per feste o celebrazioni particolari. Probabilmente pochissimo: sono di latta, si perdono facilmente, ancora prima della cerimonia le trovi negli svuotatasche dei negozi di gadget. Il cuore però, si sa, vede in modo differente e ciò che a noi sembra superfluo, per altri è indispensabile. Una lezione ascoltata da due “missionarie della carità”, le suore di Teresa di Calcutta, santa che tutti chiamano semplicemente madre. Era pochi giorni dopo la canonizzazione e le religiose raccontavano il loro impegno lungo le strade della povertà. La difficoltà di asciugare lacrime che non arrivano neppure più agli occhi, la vergogna di dormire in strada, la paura che diventa violenza. Ma anche la gioia di trovare casa a chi non ha niente, il futuro restituito a un bimbo abbandonato, la forza della preghiera. Al termine del racconto, per tutti una medaglietta di madre Teresa, accompagnata da un bacio e una carezza all'immagine di latta. Un gesto banale ma potente come un flash, come la scena di un film che sembra disegnata su di te. Con semplicità due suore ci insegnavano a riconoscere le vite riuscite. Sono quelle che a ricordarle ti viene voglia di regalare un bacio. Di donare una carezza.