Non so a voi, ma a me questa terribile crisi mette dentro una gran voglia di capire come ne stiamo uscendo. I consumi certo, la difficoltà di arrivare a fine mese, ma anche la trasformazione dei rapporti. Leggendo le storie della gente "normale" che fa la somma delle spese di mutuo, figli e cibo, capisci che la parola chiave è adattamento e che esistono situazioni da cui non ci libereremo facilmente. L'esempio classico sono i saluti, spesso ridotti a un contatto di gomiti, l'oggetto simbolo è la mascherina. Prima del Covid la indossavano i turisti asiatici e un po' di ciclisti nel traffico. Adesso, piaccia o no, fa parte dell'abbigliamento e, chissà, potrebbe diventerà un'altra "pochette" da parcheggiare nel taschino. Sia quel che sia, per intanto occupa un ruolo importante nella gerarchia degli accessori: le signore ne hanno sempre una in borsa, noi distratti dobbiamo tornare indietro perché la dimentichiamo, come le chiavi e il portafogli. Si tratta di imparare a conviverci, di non perdere ciò che copre. L'essenziale, infatti è sopra e sotto, sono gli occhi e il viso tutto insieme, e se fai attenzione impari a catturare il sorriso nascosto dalla stoffa. L'altro giorno un'amica scriveva: persino con la mascherina si capisce che sono timida. Bellissimo!