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Giustino. La luce di Dio illumina la nostra ricerca di senso

Matteo Liut sabato 1 giugno 2024
Da sempre l’umanità è alla ricerca delle radici della vita, della fonte che tutto alimenta e tutto orienta, dell’orizzonte ultimo che a tutto dona senso. Questa ricerca antica nei secoli ha appassionato moltissimi pensatori e filosofi e nei primi secoli dopo Cristo non mancarono coloro che videro nel messaggio del Risorto la risposta ultima a tutto il loro lavoro. Tra questi ci fu anche san Giustino, il cui percorso umano e spirituale conserva un messaggio profetico per l’oggi: a tutti coloro che cercano un senso nella vita, Cristo offre la via che porta alla radice di tutto. Nato in una famiglia di origine latina a Flavia Neapolis (oggi Nablus), Giustino si era messo alla ricerca della verità presso diverse scuole filosofiche. Alla fine gli parve di averla trovata nel pensiero platonico, ma poi fu attratto dall’eredità dei Profeti di Israele, giungendo, infine, a conoscere la testimonianza dei cristiani e a farla propria. A Efeso, attorno al 130, si fece battezzare e si mise all’opera per conciliare i suoi studi filosofici con il Vangelo. Viaggiò molto, ma a Roma, a causa del suo impegno apologetico a favore dei cristiani, venne accusato di essere ateo e condannato a morte: venne decapitato assieme ad alcuni suoi discepoli tra il 163 e il 167, al tempo dell’imperatore Marco Aurelio. Altri santi. Beato Giovanni Battista Scalabrini, vescovo (1839-1905); sant’Annibale Maria Di Francia, sacerdote (1851-1927). Letture. Romano. Gd 1,17.20-25; Sal 62; Mc 11,27-33. Ambrosiano. Lv 12,1-8; Sal 94 (95); Gal 4,1-5; Lc 2,22-32. Bizantino. Rm 5,17-6,2; Mt 9,14-17. t.me/santoavvenire © riproduzione riservata