Immagini pirotecniche e soprannomi buffi, epiteti sanguigni e nomignoli ridicoli: l'importante per chi li conia è rendere ricordabile il Protagonista stuzzicando l'immaginazione del lettore, del telespettatore, del consumatore, dell'elettore. Mario Draghi non sfugge alla regola con un'unica novità: a differenza di (quasi) tutti gli altri, lui resterà imperturbabile. Ecco “il meglio di” con inevitabile voto. Il “Corriere della sera” più di tanto non può osare, quindi si va da Antonio Polito («il marziano che rifiuta il mondo dei social») a Galli della Loggia («un medico all'altezza della gravità del morbo»). Quindi un “medico marziano”: voto 6,5. “Repubblica”, con Filippo Ceccarelli, scomoda il fantasy: «Draghi si scopre Dracarys», e pazienza se chi non s'è tracannato tutte le otto stagioni del "Trono di Spade" (voto 9) non può apprezzare l'allusione, e tremare, perché lì i draghi si dilettano nel fare barbecue di interi eserciti. La “Stampa” confeziona una sorta di paella, per appassionati di storia e di calcio: «Il tifo di Giorgetti, il Richelieu padano: “Supermario come Cristiano Ronaldo”» (voti 8 e 4, media 6). Il calcio abbonda di Supermario: i tedeschi Basler e Gomez, l'italiano Balotelli... Ma il primo, vero, originale Supermario era un idraulico.
Per il Manifesto il Nostro è semmai un ragno tessitore: «La tela del drago» (voto 7, i compagni ci hanno abituati a ben meglio). Ma a scatenarsi è il “Fatto”: «Mr. Bce» (4, scontato), «Mario il taumaturgo: il brutto diventa bello» (8, originale), «Il beato Draghi: le agiografie dei media. Mario santo subito: mangia addirittura con sua moglie» (beato o santo? Decidersi, voto 5), «Grazie Mario: ecco il Salvator Mundi tra i buoi e gli asinelli» (voto 9, il richiamo all'arte intimidisce), «Mr Bazooka ha salvato l'Europa» (voto 5,5). Ha salvato il mondo intero o soltanto un continente? Dettagli. La media è sopra la sufficienza. Buona fortuna, Mario Draghi e tanto basti.